DALLA STORIA ALLA BUONA TAVOLA
Per chi sará ospite di VillaLavieri, non godrá soltanto della tranquillitá donata dalla natura incontaminata, ma potrá soddisfare il prorpio palato degustando prodotti tipici. Di questi ricordiamo il prodotto di eccellenza locale, la ” Munnaredda“, rinomata qualità di castagna, la quale é possibile degustarla durante la sagra ed essa dedicata ogni anno, nel mese di Ottobre.
Da Tamutola, spostandosi con la macchina nei piccoli borghi che fanno da cornice alla valle, si ha la sensazione di rivivere il passato. Questi affascinanti paesi, posti sulle pendici dei monti, sono spesso dominati da un castello e da fortificazioni che un tempo li proteggevano da attacchi esterni.
Addentrandoci all’ interno di essi si ha la possibilità di conoscere la vera anima della valle.
Partendo da Grumento Nova, paese di grande interesse per la Val d’Agri, sennonché della Basilicata, grazie ai ritrovamenti di resti dell’antica colonia romana di Grumentum. A poca distanza dall’abitato c’è il Parco Archeologico di Grumentum, uno dei più importanti e meglio conservati del sud Italia tanto da essere soprannominata la piccola Pompei Lucana, il quale racchiude i resti monumentali dell’antica città. Grumentum è ricordata nella guerra contro Annibale e nella guerra “Sociale” nel 90 a.C.. Inoltre, per gli appassionati di archeologia e paleontologia è possibile ammirare preziosi reperti dell’antica colonia romana al’interno del Museo Nazionale Archeologico e Paleontologico dell’Alta Val d’Agri.
Proseguendo da Grumento Nova verso sud possiamo visitare Sarconi, che in passato, secondo alcuni studiosi sarebbe stato un sobborgo di Grumentum. Sarconi, è molto rinomato soprattutto per la produzione di diverse e molto apprezzate varietà di fagioli ad Indicazione Geografica Protetta, che dal borgo prendono il nome. Ogni anno, nella seconda metà di Agosto al fagiolo viene dedicata una sagra in un tripudio di sapori e profumi.
Dopo aver visitato Sarconi, non si può non visitare il vicino borgo, Moliterno, arroccato intorno al castello di origine normanna. Gli stud
iosi affermano che Moliterno sia stata costruita dopo la distruzione di Grumento, per l’arrivo di numerosi Grumentini sfuggiti al massacro dei Saraceni. E’ noto, soprattutto ai più ghiotti che Moliterno è la patria del Canestrato, pecorino dal colore grigio paglierino con il marchio I.G.P., ottenuto dal latte ovicaprino, e stagionato all’interno di cantine speciali, i fondaci.
Marsico Nuovo, è un borgo che si sviluppa su tre colline che dominano da ovest gran parte dell’Alta Val d’Agri, trae le sue origini dai Marsi che lo fondarono con il nome di “Abellinum Marsicum”. Camminando per il centro storico è d’obbligo soffermarsi sui seicenteschi palazzi nobiliari, Pignatelli e Navarra, mentre, tra i luoghi sacri meritano una visita la chiesa di San Gianuario, Santo Patrono del paese, la chiesa di San Michele e la Cattedrale di San Giorgio.
Come da tradizione, Marsico Nuovo offre innumerevoli sagre e feste. Tra le feste più rinomate troviamo festa Patronale di San Genuario, la quale inizia il 23 agosto con la fiera delle merci e del bestiame, il 26 ha luogo la processione e termina il 27 con uno spettacolo musicale e i fuochi d’artificio. Da non perdere inoltre è la festa medievale “Passeggiata nella storia” che ricorda la discesa al paese di San Tommaso d’Aquino.
Marsicovetere posto a 1037 metri s.l.m., è uno dei più alti borghi della regione, e osservandolo dalla valle sembra che sia incastonato tra le montagne che gli fanno da scudo naturale. Ciò, unito alla bellezza del suo panorama rende Marsicovetere unico e inimitabile. Ha origini molto antiche confermate dai resti di un’antica civitas chiamata Vertina, e quando i Romani, nel VII sec la distrussero, gli abitanti per trovare rifugio si spostarono sull’altura dove oggi sorge il paese. Ma l’attuale nome, però, pare che abbia origine da una colonia di Marsi, antico popolo originario della Marsica, territorio dell’Abruzzo, i quali scesero in Lucania per trovare cercare dimora.
Per chi vuole visitarla, molto bella è la chiesa madre dei Santi Pietro e la parte antica che è costellata da palazzi gentilizi, tra cui Palazzo Piccininni. Non meno interessanti sono le due frazioni, Villa d’Agri, quella più commerciale e Barricelle dove si annovera la scoperta di una Villa romana appartenuta alla ricca e potente famiglia lucana dei Bruttii Praesentes. Come in ogni paese, anche Marsicovetere ha il suo prodotto tipico, Il Prosciutto, offerto nella celebre sagra che si tiene ogni anno a ferragosto.
Viggiano, Città di Maria, custodisce nella chiesa di S.Maria del Monte che nel 1965 fu elevata dal Papa Paolo VI a “Basilica Pontificia Minore” la scultura lignea raffigurante la Madonna Nera, incoronata dal Vescovo Tiberio e poi riconfermata da Giovanni Paolo II nel 1991 “Regina e madre delle Genti Lucane” oltre che protettrice della Basilicata. Viggiano è anche la Città dell’arpa e della musica, infatti nel secolo XVII raggiunse una certa fama tra i paesi della Basilicata, grazie ai suoi artigiani che utilizzavano il legno per la costruzione di arpe e
altri strumenti musicali. I “Suonatori di strada” emigrando in tutto il mondo diffusero la fama del “Viggianese musicante girovago”, tradizione ancora oggi custodita.
A loro è dedicato il “Monumento dell’Arpista” in bronzo realizzata dallo scultore Pasquale Monaco nel 1958 posta nei pressi del complesso scolastico. Infine, per gli amanti della cultura popolare è possibile visitare il “Museo delle tradizioni locali di Viggiano”, Il MUVig, situato nel Convento di S. Maria del Gesù, da cui è possibile ammirare lo splendido scenario di Villa San Felice.
Concludiamo il nostro itinerario con Montemurro, borgo a ridosso del Lago Pertusillo. Molto interessanti, nella parte alta del paese, sono la chiesa e il convento francescano di Sant’Antonio (1635). All’interno del convento si ammirano straordinari affreschi riproducenti episodi della vita di Sant’Antonio e di San Francesco. Il paese di Montemurro è noto per aver dato i natali al poeta Leonardo Sinisgalli che fu membro del gruppo “I poeti dello specchio” assieme a Quasimodo, Ungaretti e Montale. Proprio a Sinisgalli è dedicata la Casa delle Muse, museo che funge da vero e proprio contenitore della vita e delle opere del poeta. Restando in ambito artistico, è importante menzionare la Scuola del Graffito fondata da Giuseppe Antonello Leone. Molte di questa opere, realizzate impiegando la particolare tecnica del graffito “polistrato”, sono disseminate lungo le vie del paese donando allo stesso un tocco d’originalità davvero suggestivo.
A Montemurro, inoltre, si produce una qualità di olio molto pregiata; non a caso in Val d’Agri esiste un vecchio proverbio, «Fino come l’olio di Montemurro», che da secoli testimonia la qualità del prodotto principe della tavola montemurrese.